domenica 17 febbraio 2008

NAPOLI UNA POESIA PER TE

Le montagne di immondizia


Napoli cara, lo vedo..tu stai cambiando...stai diventando una citta' di montagna..gia'..con tutte ste montagne di immondiziaperche' il comune non ci fornisce gli scarponi e gli sci?Orsu' guarda il lato positivo:Cosi' pubblicizandoti potremmo tirare su anche il turismoe far concorrenza a Cortina d'Ampezzo..non sei felice Napoli mia?speriamo solo che il comune non ci faccia pagarelo "SkyPass"..con ironia..."Anonimo Napoletano Pacifista"non sei contenta mia citta' amata?

MONNEZZA BY NAPOLI

La verità brucia nell’immondizia

“Ci chiediamo a quale titolo ed in base a quali elementi il governatore Bassolino abbia riferito a Prodi che l’emergenza rifiuti ‘sta migliorando’, proprio nel momento in cui il commissario straordinario, prefetto Pansa, annuncia che la fase più critica comincia ora e proprio quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto sapere che indagherà sulla correlazione tra la devastazione ambientale del territorio ed rischio salute in alcune zone della Campania”. Chi dice la verità? A chi devono credere i cittadini? Lo chiede l’onorevole Mario Landolfi, coordinatore di AN per la Campania. E perché – sottolinea Landolfi - Prodi non si informa presso il proprio referente diretto, cioè lo stesso Pansa? Tutto ciò evidentemente conferma che il decreto del governo recentemente approvato ha generato solo confusione istituzionale laddove serviva una chiara individuazione di responsabilità”. Ma tutto ciò autorizza anche a ritenere che Bassolino voglia continuare a minimizzare le conseguenze dell’emergenza rifiuti al solo scopo di occultare le proprie pesantissime responsabilità. “Un motivo in più per mandarlo a casa”, tuona Landolfi. L’intromissione, ancora un’altra, del governatore fa intendere che il terreno comincia a bruciargli sotto i piedi. Alcuni giornali e qualche tivù sono ancora schiavizzati dall’ “ufficio comunicazioni” della Regione. Ma la realtà di ciò che accade è acqua cristallina della gente comune.C’è chi pensa già al dopo i rilievi dell’OMS, in contraddizione con la “excusazio” di Bassolino: è il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Per Garaci verrà il momento delle decisioni da adottare e non dovrà mancare la verità dell’informazione. “Siamo al culmine - tuona Landolfi – e vi sono tanti motivi per mandare Bassolino a casa”.
22/7/2007
NON SMETTERO' DI PUBBLICARE MAI POST SULL'IMMONDIZIA FIN QUANDO NN VEDRO' LA MIA CITTA' PULITA...SPERO CHE QUALCUNO INIZI A FARE QUALCOSA PRIMA O POI ...PERCHE' I NAPOLETANI INCAZZATI FANNO VERAMENTE PAURA!!!

APPELLO AI NAPOLETANI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

NAPOLETANI L'IMMONDIZIA VA MESSO VICINO ALLE ABITAZIONI DI QUEI SIGNOROTTI CHE DOVREBBERO ASSICURARCI UNA VITA DIGNITOSA MA CHE PENSANO SOLO A PRENDERSI I NOSTRI DIN DIN!
Nelle zone dove stagnano le immondizie occorrerebbe con urgenza installare Pronto Soccorsi. Lo ritengono necessario allergologi e medici di medicina generale.I fumi derivati dai roghi di immondizia sono devastanti, aggrediscono l’apparato respiratorio e possono essere causa di pericolose patologie.Il professore Gennaro D’Amato, direttore della Divisione di Malattie Respiratorie dell’Ospedale Cardarelli e segretario generale della Società Italiana di Malattie Respiratorie lancia l’allarme: “Molti quartieri sia centrali che periferici sono invasi da rifiuti composti in gran parte da sostanze organiche in decomposizione che emanano esalazioni che aggrediscono l’apparato respiratorio sia delle persone che abitano nelle vicinanze dei cumuli di immondizia che dei passanti”.“Tutti questi composti – dice D’Amato – danneggiano l’apparato respiratorio non solo dei bambini ma anche degli adulti, in particolare di quelli che già soffrono di altre malattie come bronchite e allergie”.In Campania i soggetti predisposti, che presentano cioè ipereattività delle vie aeree tale da non sopportare l’inalazione di qualunque tipo di agente (anche quelli che, per altri individui, sono gradevoli odori di profumi o fiori) rappresentano già il 20 - 30 per cento della popolazione, ciò significa 2-3 persone ogni 10 abitanti. Una situazione che peggiora ogni giorno di più, ma non sembra assolutamente preoccupare le autorità sanitarie. Si va a caccia di responsabili (ancora…), si assiste agli scontri tra popolazione e forze di polizia, ma al problema della salute "Dio ci pensa!".Gli ospedali, non solo quelli di Napoli, sono già “al completo” per ricoveri da influenza che è al picco dell’evoluzione. E sono ricomparse le barelle.I Reparti di Pediatria, Rianimazione e le Unità di Terapia Intensiva Coronarica sono strapieni. “È una vera e propria grande emergenza – sottolinea la dottoressa Rosaria Rondinella responsabile del 118 Campania – già da una settimana abbiamo effettuato oltre 170 trasferimenti per causa influenza. Le chiamate d’urgenza per l’Ospedale Pediatrico Santobono si sono raddoppiate”.“Uniamo le forze per salvare Napoli”, allora cominciamo a dare maggiore attenzione al problema salute, ai guasti che i responsabili (perché ce ne sono, o no?) di questa indecorosa, delinquenziale e inaccettabile situazione hanno determinato nella popolazione napoletana e campana.C’è pericolo anche per le coltivazioni frutta e verdura? Per l’acqua? Per gli animali? C’è un Assessorato alla Sanità alla Regione Campania? O si nasconde sotto le montagne di immondizia?Se chi lo dirige ha memoria e coscienza ricordi il colera, il virus sinciziale. E la diossina.
NON CI FAREMO AMMAZZARE TANTO FACILMENTE....TENETE DURO NAPOLETANI E L'IMMONDIZIA NON DOVETE METTERLA PIU' VICINO AI CASSONETTI MA FUORI LE ABITAZIONI DI QUEI SIGNOROTTI CHE HANNO IL COMPITO DI FARCI VIVERE DIGNITOSAMENTE E NON L'HANNO MAI FATTO!!!!
5/1/2008

sabato 16 febbraio 2008

KE PROBLEMI HA IL QUARTIERE VOMERO?!..MAMMAMIA

Napoli - Vomero. A volte, percorrendo di buon mattino la Villa Lucia ci si volta d’istinto e se lo sguardo si rivolge all’alta barriera di tufo che divide la residenza della moglie morganatica di Re Ferdinando IV di Borbone dalla Floridiana, si colgono le voci argentine dei ragazzi che hanno disertato la scuola e in coppia eterosessuale amoreggiano evidentemente felici. Rimbalza amplificata dal vuoto la loro giovanile allegria e le due ville finalmente si animano. L’una è frequentata specialmente da giovani madri con carrozzina di neonato, da molti anziani e appunto da filonisti che negli anfratti nascosti del verde sfuggono all’ipotetico sguardo di insegnanti e genitori: ospite di lusso, il prezioso Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina è un forte attrattore, parzialmente apprezzato, nel parco donato dal re alla donna sposata appena cinquanta giorni dopo la morte della moglie. Non c’è vomerese doc che non abbia trascorso gran parte del suo tempo di bambino nei viali e sui prati della Floridiana, mentre il parco gemello, un suo ampliamento a favore della seconda moglie Lucia, nel tempo si è chiuso in se stesso, proprietà privata di pochi fortunati che nel tempo hanno però trascurato il compito decisivo della manutenzione. Il fondo delle stradine che lo solcano è disconnesso per l’andirivieni di automezzi pesanti impegnati nel trasporto di materiali edilizi, gli alberi per troppo tempo non potati cadono al suolo, sotto l’incalzare di potenti folate di vento tipiche della stagione invernale. Il male annoso della villa maggiore non è meno evidente. Insomma pubblico e privato si somigliano maledettamente. Intollerabile è però la differenza di considerazione che contrappone Napoli ad altre città europee e per esempio a Londra che di verde se ne intende e ne ha tanto. Gli inglesi tengono ben in vista prati, alberi e aiole e le recinzioni sono permeabili allo sguardo di tutti. La Floridiana, al contrario, è cinta di mura alte che impediscono al quartiere di respirare ossigeno e di godere di una piacevole vista, alternativa ai fiumi di auto e motorini. Più volte affrontato e mai risolto, il tema della liberazione, dell’abbattimento di questa barriera architettonica che estranea la Floridiana dal tessuto del Vomero, si è scontrato con pareri tecnici negativi. Se l’obiezione fosse che la caduta del muro rende insicura la tenuta del parco, una via di mezzo ci sarebbe: un muretto basso, di contenimento e di supporto a una cancellata con maglie molto larghe, magari meno bizzarre di quelle che circondano la Villa Comunale. Sono in molti a chiederlo, ma disorganizzati. Ci vorrebbe un referendum di quartiere, che anche senza pretese di valore giuridico, esprimesse con decisione quel che vuole la gente sapendo che non esiste l’impossibile. O bisogna chiedere aiuto ai picconatori tedeschi che hanno abbattuto il famigerato muro di Berlino?
15/2/2008
FOR

VORREI CONOSCERE IL SIGNIFICATO DI QUEST ARTICOLO, FORSE IL GIORNALISTA NON SAPEVA COSA SCRIVERE?..CI SONO TUTTI QUEI PROBLEMI NEL RESTO DELLA CAMPANIA E QUESTI PENSANO AL MURO? SIAMO INVASI DALL'IMMONDIZIA E LO STATO NON FA NIENTE E IL VOMERO "PULITO" SOLLEVA IL PROBLEMA DEL MURO!
VERGOGNATEVI !!!!!!!!!!!!!...PENSATE A TUTTI I BAMBINI KE PER COLPA DI CHI PENSA SOLO AI SOLDI, NON MANGIANO PIU' CARAMELLE MA IMMONDIZIA!!!


BASSOLINO E LA MONEZZA

Non ha mai avuto una parola di conforto per la popolazione coperta e infestata dall’immondizia. Ed oggi prova gioia perché a “Porta a Porta” l’amico Veltroni ha ripetuto più volte che sui rifiuti “la responsabilità è di tutti”.Sorride compiaciuto il governatore della Campania. E ringrazia a distanza il nuovo messia della politica italiana. Bassolino si scrolla da dosso i sacchetti a perdere e annuncia al popolino: “Non farò campagna elettorale”. E giura che il nuovo esecutivo lavorerà per uscire dall’emergenza. Che cosa spera? Forse che i napoletani e i campani, uniti in un abbraccio, arrivino in carovana in Via Santa Lucia per rimetterlo nuovamente sul trono?E’ rinchiuso nella sua stanza nella sede della Regione, tra le bandiere alle sue spalle il tricolore, circondato da uno o due fedelissimi. Certo il suo capo ufficio stampa è molto in difficoltà, perché è chiuso il ciclo delle “veline” da inviare a giornali e televisioni. Gli “ordini” fotocopiati vengono cestinati o riconsegnati al mittente. “Il nuovo esecutivo lavorerà ecc…ecc…” Bassolino difende la scelta e il metodo con cui ha riempito la Giunta. Non va dimenticato che in Consiglio sulla mozione di sfiducia in suo favore solo 29 voti su 60. I gruppi politici sono in movimento, un occhio a ciò che accade in casa e l’altro puntato su Roma. Ma tutti, tranne quei pochi fedeli o “interessati” al Pd, dichiarano “insoddisfazione” per il rimpasto della Giunta.Assessori a comando, sono catalogati non politici ma tecnici (anche i cattedratici sono tecnici….) e hanno giurato che non perderanno tempo a fare campagna elettorale. Bassolino ha detto: “Staremo tutti qui a lavorare”. E’ stato abituato all’applauso dei napoletani. Ora le mani servono per spostare i sacchetti dell’immondizia all’entrata dei palazzi. Ma il governatore ci riprova.Al di là delle montagne delle discariche e delle ecoballe “i nodi sono ancora aperti”, come dicono i rappresentanti di Di Pietro in Campania, alludendo soprattutto all’ assistenza sanitaria. L’ex magistrato di “mani pulite” non fa sconti sulle colpe di Bassolino.Non è a favore del governatore la Sinistra Democratica. Rifondazione valuta addirittura l’opportunità di lasciare la “Giunta rifatta”. E il numero dei “bassolini” del passato si riduce sempre di più. Chi sono? Via, a Napoli sono noti, più che noti!I “signori del no” sono diventati “i signori del sì”. E Pecoraro? “No comment”.Walter Ganapini, tra i “padri” di Geenpeace, è il nuovo assessore all’Ambiente. E’ stato sempre contrario a gli inceneritori, ora dichiara che è “pronto a realizzarli”. Lo stipendio è sicuro, gli ambientalisti non arrivano alla terza settimana.I cortei, lo sventolio di bandiere, l’assalto alle navi non rendono molto. Un duro colpo per i volontari di Greenpeace. E dispiace molto a chi li ha seguiti e ammirati. Ma non avrebbero mai dovuto scendere a compromessi con la politica, quella “cattiva” s’intende.In Italia nessuno si dimette (tranne il buon Clemente….) e coloro che sono in difficoltà sperano nella Giustizia. Chi vince una elezione si assicura il “vitalizio”. Con possibilità di “arrivare a fine mese”.Napoli ha creduto in Bassolino e non andava tradita. La camorra? La politica nazionale? Attenuanti che in “questo finale” non vengono esaltate nel processo di colpevolezza.
15/2/2008